Sibilia in Parlamento: «Basta chiacchiere, ora fatti concreti. Nessuno di noi si venderà».

Posted on 01/03/2013


69584_261663410635074_347037508_nCi eravamo fatti una sorta di promessa non scritta di ritrovarci di nuovo. Ci eravamo promessi di rivederlo anche “vestito” da parlamentare, Carlo Sibilia. Così siamo tornati subito a trovarlo, dopo che, da lunedì scorso, si è guadagnato un posto a Montecitorio, eletto deputato del Parlamento italiano con il Movimento 5 Stelle.

Sibilia, ora bisogna chiamarla onorevole insomma. Il Sogno è diventato reale. E’ reale però anche la responsabilità che il suo ruolo necessita. Come ci si sente adesso?

«Salve a tutti gli amici del blog. Ora come una settimana fa, siamo gli stessi. Lavoriamo insieme sui fatti concreti e presto saremo a Roma a controllare gli interessi dei cittadini insieme a tutta la rete».

Carlo Sibilia

Carlo Sibilia

In questi giorni è stato subito coinvolto in un piccolo caso mediatico, il “caso articolo 94”: un post, una intervista radiofonica ed è apparso un po’ confusa riguardo alle modalità di insediamento del Governo italiano. Ci consenta di chiederle: che tipo di interpretazione costituzionale aveva fatto di un articolo che appare inequivocabile?

«Ho già affidato le poche righe di chiarimento al giornale Più Economia Campania, dove ho ben chiarito la mia posizione. Purtroppo c’è chi ha usato in maniera strumentale un mio riferimento chiaro alla votazione sulle singole proposte, come descritto dal comma 4. Mi sembra superfluo tornare sull’argomento, dopotutto si tratta di un ” taglia e cuci” da una conversazione Facebook nella quale, per mille motivi, non si può essere dettagliati e circostanziati. Tra l’altro ancora non sono state avviate le consultazioni per la formazione del governo. Però onestamente è bello sapere che si sia creata un po’ di discussione su un paragrafo dell’ articolo 94 della costituzione dopo che per anni la stessa costituzione era stata messa completamente da parte. Stiamo cambiando anche l’approccio alla politica e questo è positivo».

In questi giorni però, i media nazionali hanno ripreso anche altri errori, più o meno dello stesso genere, commessi da altri grillini. Come quello della neo senatrice Enza Blundo, che, in un’intervista, è apparsa indecisa sul numero dei parlamentari italiani. Non vorremmo diventasse un caso. Lei come lo giustifica?

Carlo_sibilia«Beh, non voglio giustificare nessuno, sicuramente sentirà tante altre piccole cose, magari che non sappiamo dov’è Montecitorio o Palazzo Madama. Del resto è il classico offensivo giochetto di certa informazione italiana che vive di pettegolezzo e finanziamenti pubblici. Purtroppo stiamo cercando di cambiare un sistema marcio, ma queste sono le avvisaglie della debolezza. La mia domanda è: alla gente interessa la nostra conoscenza delle strade di Roma o piuttosto è più interessata al fatto che rinunceremo a 43 milioni di euro di rimborsi elettorali? Di sicuro però, lo voglio ribadire con forza, il sillogismo “non conosce il numero dei parlamentari uguale non può essere parte del governare un paese” non è accettabile.

Spostiamoci in Parlamento allora. Tra poco si dovrà (o non dovrà) votare la fiducia al Governo, abbiamo detto. Qual è, attualmente, l’idea che ha e che magari si sono fatti anche i suoi colleghi deputati, rispetto alle alleanze, al sostegno, al ruolo che il M5S dovrà avere in Parlamento e alla Camera?

«Ripeto, andiamo per gradi. Attendiamo le consultazioni. Le soluzioni sono molteplici. Io mi auspico, come ho già scritto in più modi e su diversi social, che il governo venga affidato alla prima forza politica, ovvero al M5S. Oppure sembra ci possa essere la prorogatio dell’attuale governo con l’affidamento al parlamento delle riforme urgenti. Ripeto, le soluzioni sono molteplici e vanno valutate con calma».

Sinceramente, vivendo il M5S dall’interno, conoscendolo da dentro, ci dica: pensa che la questione “scouting” sia possibile e possa avere veramente buon esito, all’interno dei gruppi del M5S, alla Camera o al Senato?

«Prima di candidarci abbiamo firmato un regolamento che è pubblico e disponibile online e recita “I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi”. Lo trovo molto chiaro».

Che ruolo pensa rivestirà Grillo in questo mandato parlamentare e governativo? Sarà veramente protagonista, o vi delegherà completamente e si terrà distante nonostante le dichiarazioni di questi giorni?

«Credo che come capo politico del M5S sia giusto che sia lui a consultarsi con Napolitano. Ma credo proprio che a livello istituzionale il suo compito si fermerà lì».

C’è stato già un briefing, un faccia a faccia, un incontro programmatico, con gli altri colleghi, dopo le elezioni?

20130226_parlo«Ci vedremo tutti molto presto».

Molti vi hanno accusato e vi accusano di non avere un programma che, concretamente, miri, sin da subito, al rilancio reale del Paese. Lei come risponde?

«Che più di otto milioni di italiani la pensano diversamente».

Quali sono i prossimi appuntamenti in agenda del deputato, onorevole Carlo Sibilia?

«Continuare a fare quello che faccio da diversi anni a questa parte. Tra le altre cose, siamo ancora in attesa dell’ufficialità della candidatura da parte dell’ufficio circoscrizionale centrale. Naturalmente si lavorerà con maggiore intensità visto che da oggi sono anche in aspettativa non retribuita. Domani pomeriggio, impegni di studio permettendo, sarò al gazebo ad Avellino ad informare i cittadini sul programma. Noi siamo così, semplici, perché anche un parlamentare è prima di tutto un cittadino».

Donato Gervasio